Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Le due vie

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Brandi, Cesare 50 occorrenze

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cessa di essere spettatore e passa di là dalla barriera, dalla parte dell’autore.

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simbolico della sua nascita; era inevitabile scindere in due fasi fondamentali il processo creativo, e tali due fasi risultano dalla stessa indagine

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L’interpretazione che abbiamo proposta 2 per le opere d’arte contemporanee, nella loro maggioranza, e che va dalla pittura e scultura alla poesia e

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due punti di stazione, per di più erroneamente identificati come quello dell’autore e quello del ricevente. La mimesi dovrebbe essere dalla parte dell

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ideologie e le condizioni del tempo, e cioè dalla seconda metà dell’Ottocento ad oggi. In realtà l’architettura moderna, come struttura e non come

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Forma e contenuto aspirano a fornire una prima analisi della struttura dell’opera d’arte e si porrebbero dalla parte dell’autore, ma tale dissezione

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in quanto viene recepita dalla coscienza, e quindi della possibilità e dei limiti di un intervento effettuale e conservatorio sull’opera d’arte

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, trasportano sul piano del contenuto semantico (altrimenti designato come riferimento) la dicotomia forma — contenuto, ma, incentrandola decisamente dalla

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industriale. Il suo svolgimento dalla base artigianale e individuale attraverso la divisione del lavoro e la elaborazione di nuove tecniche a mezzo

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recepita dalla coscienza, deve essere individuata come opera d’arte. Quello a cui si trova di fronte la coscienza, all’atto della recezione, è in prima

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soglia di una metamorfosi che, se avverrà, avverrà solo entro la coscienza del fruitore. Ma il momento dell’eccettuazione dalla realtà esistenziale

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C’è poi il caso macroscopico di Oldenburg in cui si segue il passaggio dalla lampadina tascabile, fusa in bronzo, di Jasper Johns (che già, nella

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dalla raffigurazione in sé, che si trova ad essere come annichilita nella ripetizione, al ritmo che determina la ripetizione stessa. Ritmo elementare

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fra fotografia e pittura. Riprendiamo ora questo esame da un punto di vista fenomenologico, indipendentemente dalla duplice struttura di messaggio che

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pittura, ma istituzionalmente la fotografia si pone come diversa dalla pittura, e dunque anche l’attitudine del fotografo deve riconoscersi come diversa da

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stampandosi con la serigrafia sulla tela stessa, sia addirittura retrocedendo dalla foto all’oggetto, come in certi aspetti della pop-art. Ma questo è

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di storici naturalismi da quello iniziato nell’Ottocento, è proprio l’accento esistenziale che la pittura mutuò, più che dalla fotografia, dall

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poter passare dalla posa prolungata all’istantanea permise una maggiore celerità nel servizio, si indirizzasse al reportage e vi si riconoscesse. Dal

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L’altro ramo, che indirettamente nasce dall’abbandono forzato della fotografia come pittura, è quello principalmente individuato dalla Subjective

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Che tale interpretazione della «rivoltante» pop-art appaia la più verosimile e calzante, è dimostrato dalla sua antagonista, la corrente gestaltica

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simbolico, dalla parte del ricevente, ha corso solo per il ricevente e non tocca l’opera, che viene fatta ridiscendere a fenomeno in cui si accentua o si

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fotografia: va notato subito tuttavia che l’evento si era presentato per la pittura già indipendentemente dalla fotografia, che non era ancor nata, come

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la quantità di determinazioni fenomeniche che può possedere. Avanza, e, in questo avanzare, c’è il distacco dalla presenza usuale che realizza e il

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risolve in complementarità, se rapportata dalla pluralità delle opere all’indagine ultima sull’arte. Ma tale indagine ultima non elimina le due

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specifico dell’armonia dalla polifonia, come se questo sviluppo potesse constatarsi al di fuori o indipendentemente dalle opere d’arte. Proprio anzi

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che il fruitore connette all’opera stessa «condizionato dalla psicologia e dalla Weltanschauung personale»15. Per questo le indagini iconologiche non

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’opera d’arte, realizzando una presenza, che nell’attimo medesimo si distingue in modo radicale dalla presenza che realizza il fenomeno, pone il

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; passa quindi ad esaminare se nel fatto di esser-prodotto possa consistere la peculiarità dell’opera d’arte. E quando dalla nuova distinzione che risulta

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rivelata ponendosi dalla parte dell’autore, oppure istituendosi come il destinatario dell’opera, proiettandovi le proprie intenzionalità, oppure

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d’arte convoglia e trascina con sé, come una placenta, dalla sua nascita. Perciò l’opera d’arte non è un messaggio, ma contiene infiniti messaggi

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La originalità e la ridondanza passano dunque dalla parte del ricevente; come è giusto, e, in tal senso, avranno una consistenza estremamente

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analisi che si sono fatte, soltanto «il gruppo di elementi di percezione attinti da un repertorio», ma dalla natura specifica dell’informazione che il

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dalla raccolta di elementi successivamente alla sola cosa accaduta in presenza, la caduta. Da questi elementi risalirò o non risalirò alla causa: il

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che la condizione indispensabile della recezione dell’opera non viene isolata dalla storicità dell’evento, in cui ogni volta si produce, come era

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dell’opera d’arte dalla parte della recezione è perfettamente legittima, purché si attenga al punto di stazione prescelto e non intenda assorbire o

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fotografia rispetto alla cosa fotografata 38. Come dunque l’apprezzatore doveva riporre l’opera d’arte tutta dalla parte del ricevente, così nell’iconicità

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segno sostitutivo di un altro segno: mentre con le definizioni proposte da R.M. Yerkes e dalla Langer 42 il simbolo era differenziato dal segno in

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genealogia anche nell’Estetica hegeliana, per eplicitare l’arte come comunicazione, non sente la necessità di passare dalla parte del ricevente, e pone la

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basilare da cui procede anche Garroni. Tuttavia egli può contare notevoli punti a suo favore, perché, per il fatto di partirsi non già dalla risposta al

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una scarna denotatività dalla più rubesta connotazione originaria.

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connotazione del messaggio in codice non si limita tuttavia al modo di presentare la fotografia, dal testo cioè o dal titolo o dalla didascalia che può

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o meno parzialmente, dalla parte del ricevente. Quando questo ultimo evento si produca, e, per il momento attuale ne daremo congrua esemplificazione

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ridotta o impedita dalla penuria di riferimenti storico-culturali, non per questo l’individuazione dell’opera d’arte come tale potrà ritenersi

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disgiunta dalla realtà fisica. È l’esteriorizzazione del percepito senza l’oggetto a cui riporta il percepito. Non si può dunque far rientrare nel processo

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La necessità di tenere separata la poetica — idest l’estetica — dalla linguistica, non si giustifica soltanto, come vorrebbe allora lo Jakobson 7

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ascolta. Così le innovazioni introdotte dalla musica seriale nel codice tradizionale della musica, l’hanno resa, per i più, incomprensibile: e cioè non

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, indipendentemente dalla tridimensionalità dello spazio euclideo o dalla pluridimensionalità dello spazio vissuto — saranno co-presenti nella formulazione dell

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Dall’altro lato il meccanicismo integrale viene rifiutato nonché da Marx e da Engels, anche dalla susseguente dottrina marxistaleninista.

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possa espletarsi, risolvendola dalla orizzontalità meccanica nella sua effettuale profondità, non sarebbe poi possibile addivenire alla totale

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allora di due facce di un unico evento, come di due ipostasi cioè, ma di un unico evento esaminato a due livelli diversi dalla conoscenza, a due

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